Chi siamo

I suoi fondatori:

Il Presidente, Massimo Tasinato,

nato a Padova il13/12/1953, consulente finanziario dal 1985.

I miei problemi nascono nel momento in cui concordo con una banca un saldo e stralcio relativo a un fido che non riesco a rispettare: in quanto ho provveduto a pagare nei termini solo parzialmente quanto pattuito, a causa di un ritardo nell’incasso di una somma che ho percepito due mesi più tardi. L’incasso di questa cifra doveva derivare dalla liquidazione di un lavoro da dipendente, in seguito alla rassegnazione delle mie dimissioni. La proprietà ha provveduto purtroppo a saldarmi con 60 giorni di ritardo: quello che avevo valutato come un incasso certo, ha causato l’inizio delle mie vicissitudini.

La banca ha pertanto ceduto il credito per intero, senza alcun avviso: mi sono ritrovato con un debito ceduto più che raddoppiato.

Nello stesso periodo di difficoltà nel lavoro, dovuto alla crisi finanziaria e delle banche e quindi alla difficoltà di ottenere prestiti per i miei clienti, ho accumulato un debito con il condominio, dovuto a spese straordinarie, per cui avrei dovuto pagare 7.700 €: a qual punto mi è anche stata pignorata la casa, del valore di oltre 270.000 €. La casa era affittata a 830 €/mese: sarebbe stato sufficiente pignorare parte o tutto l’affitto, per saldare forzosamente il debito. 

Su richiesta del creditore e non avendo leggi adeguate in merito alla tutela del debitore anche solo con il gratuito patrocinio, il giudice ha proceduto invece a disporre di pignorare casa e affitto. Sono stati così distrutti 40 anni di lavoro.

Una storia come la mia è purtroppo quella di tanti altri: ritengo importante che si debba intervenire su queste situazioni, per offrire al debitore la possibilità risolvere queste situazioni senza trovarsi a sua insaputa dei referenti terzi come nuovi titolari del credito

Nel mio caso, ho potuto verificare delle richieste ingiustificate per saldare il mio debito, dopo che i creditori avevano acquistato il credito dalla banca per valori vicini al 10-15% del valore nominale, lucrando cifre non giustificate. 

Questo è stato l’esito della cessione del mio debito da parte della banca.

La beffa è stata determinata poi da quanto avvenuto in tribunale: non sono nemmeno stato sentito dal giudice, che ha preso una decisione che ha penalizzato tutta la mia vita, mentre avrei potuto chiudere le mie pendenze in meno dei 18 mesi di rateizzazione previsti.

L’inefficienza, l’avidità e la mancanza di buon senso, hanno colpito in modo criminale il mio livello di vita. 

Ritengo di dover combattere affinchè tutto ciò finisca e si debba tener conto delle persone che nel corso della vita possono subire dei momenti di difficoltà che tuttavia non debbono inficiare una onesta vita di lavoro.

Il Vice-Presidente, Stefano Goracci,

nato a Montepulciano (SI) il 22/07/1968, Ingegnere e Imprenditore.
A causa di un problema burocratico di una sua azienda ha subito la cessione di crediti aziendali, dallo stesso garantiti a livello personale per circa 2 mln di euro.
Ha accettato la proposta di ricoprire il ruolo di Vicepresidente dell’Associazione perché ritiene che solo l’unione dei debitori ceduti possa convincere la politica a emettere una normativa che li tuteli rispetto agli acquirenti dei crediti, nell’interesse dei debitori, inadempienti spesso anche per cause indipendenti dalla propria volontà, nell’interesse delle banche creditrici, spesso costrette a cedere i crediti a causa dell’impatto che hanno sul loro patrimonio in base alla normativa europea, nell’interesse dello Stato Italiano, per i costi e dei carichi giudiziari che deve sopportare e in quanto è spesso costretto a farsi carico di minori gettiti fiscali e dei costi per le garanzie pubbliche fornite a banche e debitori e per i problemi sociali e personali dei debitori ceduti, nonchè degli acquirenti dei crediti, favorendo una soluzione extragiudiziale che sia sostenibile per i debitori senza attivare recuperi spesso impossibili.

L’Associazione è stata fondata per sviluppare AZIONI DI INIZIATIVA POPOLARE E ASSISTENZA E REDAZIONE DI ATTI E DOCUMENTI, VOLTE A RICHIEDERE ALLO STATO ITALIANO L’APPROVAZIONE DI UNA LEGGE SUI DEBITI CEDUTI, COME DA PROPOSTE DA ANNI FERME ALLE COMPETENTI COMMISSIONI, ANCHE IN ATTUAZIONE DELLA PARTE DELLA DIRETTIVA EUROPEA 2021/2167 IN MATERIA DI CREDITI DETERIORATI NPL E UTP CHE DOVREBBE TUTELARE I DEBITORI.

La stessa Associazione si prefigge di favorire il ritorno in bonis del debitore ceduto, con eliminazione di limiti temporali, grazie anche all’integrazione delle disposizioni di cui ai Disegni di legge 843/23 e/o 414/22, dirette ad agevolare il recupero dei crediti in sofferenza.